Vincitori 2022

Clicca su una delle categorie e scopri i vincitori:

Change Management

Francesca Cerutti

Individual and corporate giving fundraiser

Perché ha vinto?

Francesca ha studiato nel 2015 al Master in Fundraising per poi iniziare a lavorare per la Casa della Carità a Milano. Tre anni fa approda a CasaOz, a Torino, dove ha avuto modo di influire in modo determinante sulla crescita dell’ente. L’abilità di Francesca è stata quella di trasformare la realtà per cui opera, lavorando con nuovi strumenti che, al suo arrivo, non erano utilizzati dall’ente. Tra le ideatrici e promotrici del Non Profit Women Camp, difende sempre i risultati “dati alla mano” ed ha valorizzato strumenti come il mailing facendo crescere l’online e, più in generale, ha potenziato gli strumenti digitali.

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Dicono di lei

Change Management

Francesca Cerutti

Individual and corporate giving fundraiser

Perché ha vinto?

Francesca ha studiato nel 2015 al Master in Fundraising per poi iniziare a lavorare per la Casa della Carità a Milano. Tre anni fa approda a CasaOz, a Torino, dove ha avuto modo di influire in modo determinante sulla crescita dell’ente. L’abilità di Francesca è stata quella di trasformare la realtà per cui opera, lavorando con nuovi strumenti che, al suo arrivo, non erano utilizzati dall’ente. Tra le ideatrici e promotrici del Non Profit Women Camp, difende sempre i risultati “dati alla mano” ed ha valorizzato strumenti come il mailing facendo crescere l’online e, più in generale, ha potenziato gli strumenti digitali.

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Dicono di lei

CREATIVITÀ

Alessandro Silipigni

Fundraiser, Creative Counselor e Musicista

Perché ha vinto?

Classe ’72, Musicista, Comunicatore e Fundraiser, ma anche Speaker radiofonico, videomaker, compositore. Alessandro Silipigni affianca professionalmente il Non Profit dal 2019, e in soli 4 anni ha generato bellezza e risultati che hanno lasciato il segno. Oggi è al fianco dei Centri Clinici NeMO e dell’ufficio comunicazione di AISLA Onlus. Al Non Profit arriva dalla comunicazione e, più in particolare, dal mondo delle immagini e della musica. Succede quando gli viene chiesto in dono un videomusicale. Questa esperienza è per lui opportunità di conoscenza, si trasforma in desiderio di cambiare e di sentirsi parte di un progetto costruito per l’altro. Da quel giorno il Non Profit non lo ha più mollato e lui non ha più mollato il Non Profit. La sua creatività sta nella musica che arrangia, vestendo progetti innovativi da raccontare su tutto il territorio nazionale. La musica di Alessandro è strumento di racconto che fa la differenza nel costruire la relazione con il donatore, a cui la musica regala bellezza.

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Dicono di lui

CREATIVITÀ

Alessandro Silipigni

Fundraiser, Creative Counselor e Musicista

Perché ha vinto?

Classe ’72, Musicista, Comunicatore e Fundraiser, ma anche Speaker radiofonico, videomaker, compositore. Alessandro Silipigni affianca professionalmente il Non Profit dal 2019, e in soli 4 anni ha generato bellezza e risultati che hanno lasciato il segno. Oggi è al fianco dei Centri Clinici NeMO e dell’ufficio comunicazione di AISLA Onlus. Al Non Profit arriva dalla comunicazione e, più in particolare, dal mondo delle immagini e della musica. Succede quando gli viene chiesto in dono un videomusicale. Questa esperienza è per lui opportunità di conoscenza, si trasforma in desiderio di cambiare e di sentirsi parte di un progetto costruito per l’altro. Da quel giorno il Non Profit non lo ha più mollato e lui non ha più mollato il Non Profit. La sua creatività sta nella musica che arrangia, vestendo progetti innovativi da raccontare su tutto il territorio nazionale. La musica di Alessandro è strumento di racconto che fa la differenza nel costruire la relazione con il donatore, a cui la musica regala bellezza.

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Dicono di lui

Motivazione

Diego Maria Ierna

Co-fondatore Job4Good

Perché ha vinto?

Proprio ad inizio pandemia, Diego Maria Ierna, co-fondatore di Job4Good, ha messo insieme una vera e propria task force, dando vita ad un progetto senza eguali, creato da professionisti provenienti da diverse realtà, uniti da un unico grande obiettivo: dare maggiore forza alla grande generosità degli Italiani a supporto degli ospedali alla “prima volta” con il crowdfunding.
Data la forte risposta, e la mole di campagne che nascevano spontaneamente da cittadini privati, sono stati in 30 fundraiser impegnati nella diffusione della cultura del dono e che hanno messo in campo competenze professionali. L’iniziativa ha offerto vere e proprie consulenze pro bono a promotori di campagne di crowdfunding e strutture sanitarie pubbliche proprio per riuscire a facilitare i processi di accreditamento sulle piattaforme e riscossione dei fondi raccolti. Diego ha pensato, immaginato e reso concreto il progetto di “Fundraiser per gli Ospedali in Emergenza Covid19”. Le sue evidenti capacità motivazionali, gli hanno consentito di coinvolgere 30 fundraiser in un momento di grande confusione dovuta all’incertezza del momento, tanto a livello personale quanto professionale.

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Dicono di lui

Motivazione

Diego Maria Ierna

Co-fondatore Job4Good

Perché ha vinto?

Proprio ad inizio pandemia, Diego Maria Ierna, co-fondatore di Job4Good, ha messo insieme una vera e propria task force, dando vita ad un progetto senza eguali, creato da professionisti provenienti da diverse realtà, uniti da un unico grande obiettivo: dare maggiore forza alla grande generosità degli Italiani a supporto degli ospedali alla “prima volta” con il crowdfunding.
Data la forte risposta, e la mole di campagne che nascevano spontaneamente da cittadini privati, sono stati in 30 fundraiser impegnati nella diffusione della cultura del dono e che hanno messo in campo competenze professionali. L’iniziativa ha offerto vere e proprie consulenze pro bono a promotori di campagne di crowdfunding e strutture sanitarie pubbliche proprio per riuscire a facilitare i processi di accreditamento sulle piattaforme e riscossione dei fondi raccolti. Diego ha pensato, immaginato e reso concreto il progetto di “Fundraiser per gli Ospedali in Emergenza Covid19”. Le sue evidenti capacità motivazionali, gli hanno consentito di coinvolgere 30 fundraiser in un momento di grande confusione dovuta all’incertezza del momento, tanto a livello personale quanto professionale.

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Dicono di lui

INNOVAZIONE

Federica Maltese

Segretario generale Fondazione Mus-e Italia

Perché ha vinto?

Quando Federica Maltese ha avuto l’idea del Non Profit Women Camp, chiunque conoscesse la sua lungimiranza ha creduto sin da subito che fosse una grande opportunità per tutte le donne che lavorano nelle Organizzazioni Non Profit. L’idea è stata certamente innovativa dal momento che, in Italia, il 75% delle fundraiser sono donne ma soltanto poche hanno accesso a posizioni manageriali. Il Non Profit Women Camp è stato pensato dunque come luogo di incontro per tutte le donne che hanno bisogno di uno spazio dedicato a sé stesse e alle riflessioni che le riguardano. La prima edizione, che avrebbe dovuto svolgersi a Torino, è stata convertita in un’edizione online, a causa della pandemia ma ciononostante è stata molto partecipata. La seconda edizione invece si è svolta in presenza (ma anche online), con l’inserimento di una MASTERCLASS dedicata e l’intervento di oltre 15 speaker. Tutte donne!

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Dicono di lei

INNOVAZIONE

Federica Maltese

Segretario generale Fondazione Mus-e Italia

Perché ha vinto?

Quando Federica Maltese ha avuto l’idea del Non Profit Women Camp, chiunque conoscesse la sua lungimiranza ha creduto sin da subito che fosse una grande opportunità per tutte le donne che lavorano nelle Organizzazioni Non Profit. L’idea è stata certamente innovativa dal momento che, in Italia, il 75% delle fundraiser sono donne ma soltanto poche hanno accesso a posizioni manageriali. Il Non Profit Women Camp è stato pensato dunque come luogo di incontro per tutte le donne che hanno bisogno di uno spazio dedicato a sé stesse e alle riflessioni che le riguardano. La prima edizione, che avrebbe dovuto svolgersi a Torino, è stata convertita in un’edizione online, a causa della pandemia ma ciononostante è stata molto partecipata. La seconda edizione invece si è svolta in presenza (ma anche online), con l’inserimento di una MASTERCLASS dedicata e l’intervento di oltre 15 speaker. Tutte donne!

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Dicono di lei

DEDIZIONE

Riccardo Friede

Specialista in piccoli enti e piccoli uffici

Perché ha vinto?

Ha iniziato a lavorare nel fundraising a 23 anni, subito dopo aver conseguito la laurea triennale in Diritto dell’Economia del Non Profit. Dal 2007 lavora nel fundraising e ha sempre continuato a studiare, ad aggiornarsi, a trovare e offrire confronto. Riccardo da anni investe le proprie energie e competenze nello sviluppo delle piccole e micro organizzazioni del Non Profit, senza cedere alla tentazione di lavorare in contesti che potrebbero risultare più semplici. Il suo costante muoversi tra il lavoro di fundraiser interno e di consulente gli permette di comprendere le dinamiche che si possono verificare in una piccola onp, dando ottimi suggerimenti e strumenti per fare crescere colleghi che si trovano a lavorare in contesti simili.

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Dicono di lui

DEDIZIONE

Riccardo Friede

Specialista in piccoli enti e piccoli uffici

Perché ha vinto?

Ha iniziato a lavorare nel fundraising a 23 anni, subito dopo aver conseguito la laurea triennale in Diritto dell’Economia del Non Profit. Dal 2007 lavora nel fundraising e ha sempre continuato a studiare, ad aggiornarsi, a trovare e offrire confronto. Riccardo da anni investe le proprie energie e competenze nello sviluppo delle piccole e micro organizzazioni del Non Profit, senza cedere alla tentazione di lavorare in contesti che potrebbero risultare più semplici. Il suo costante muoversi tra il lavoro di fundraiser interno e di consulente gli permette di comprendere le dinamiche che si possono verificare in una piccola onp, dando ottimi suggerimenti e strumenti per fare crescere colleghi che si trovano a lavorare in contesti simili.

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Dicono di lui

CAPACITY BUILDING

Catia Drocco

Co-founder Studio Romboli

Perché ha vinto?

Catia Drocco è Co-founder dello Studio Romboli Società Benefit. Dal 2005 affianca, ogni giorno, il Terzo Settore e le imprese nello sviluppo di percorsi di crescita e sostenibilità. Nel suo ruolo di consulente, accompagna le ONP e in particolare gli enti religiosi, ottenendo risultati di successo, con grande attenzione alla pianificazione e alla sostenibilità. Il suo impegno e la sua passione nel promuovere nuovi approcci strategici e organizzativi, anche attraverso la formazione, favoriscono il Capacity Building nelle organizzazioni e nelle persone con cui lavora. La sua capacità di ascolto ed osservazione, unite alla sua professionalità sono davvero qualità fondamentali nella realizzazione di un cambiamento nei processi organizzativi e strategici.

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CAPACITY BUILDING

Catia Drocco

Co-founder Studio Romboli

Perché ha vinto?

Catia Drocco è Co-founder dello Studio Romboli Società Benefit. Dal 2005 affianca, ogni giorno, il Terzo Settore e le imprese nello sviluppo di percorsi di crescita e sostenibilità. Nel suo ruolo di consulente, accompagna le ONP e in particolare gli enti religiosi, ottenendo risultati di successo, con grande attenzione alla pianificazione e alla sostenibilità. Il suo impegno e la sua passione nel promuovere nuovi approcci strategici e organizzativi, anche attraverso la formazione, favoriscono il Capacity Building nelle organizzazioni e nelle persone con cui lavora. La sua capacità di ascolto ed osservazione, unite alla sua professionalità sono davvero qualità fondamentali nella realizzazione di un cambiamento nei processi organizzativi e strategici.

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